Mina è sempre stata nel cuore di Federico Fellini. Pare, infatti, che il grande regista, dopo averla corteggiata invano per per il suo "Satyricon", sarebbe stato disposto a ricoprirla d'oro, pur di averla nel film "Viaggio di G. Mastorna", che ebbe una lunga preparazione, ma non fu mai realizzato. Ma Lei avrebbe detto di no.
Lo stesso rifiuto che fece, secondo quanto affermò Sergio Bernadini, anche a Francis Ford Coppola!, che le offrì una parte ne "Il Padrino" (ruolo che andò poi a Diane Keaton).
Eppure Mina all'inizio della sua carriera ha preso parte a ben 13 film: alcuni musicarelli, due documentari, un musical; film di serie B, forse, film passati in secondo piano, film che oggi non hanno più quel successo che hanno avuto all'inizio, che sono dapprima stati snobbati dalla critica e solo negli ultimi tempi, addirittura, rivalutati...
Ma erano più che altro un pretesto per "mostrare" le doti canori di Mina (come se non le conoscessimo) anche attraverso il grande schermo, nello stesso modo in cui oggi lo fa attraverso internet.
Da sottolineare però che questi film sono stati girati tutti tra il 1960 e il 1963 (eccetto che "Per amore... per magia", ma in questo Mina fa poco più di un cammeo), quindi si può dire che siano legati alla Mina-Italdisc ovvero alla Mina che non ancora indipendente, a quella che, nel bene e nel male, doveva sottostare a delle regole (perchè sotto contratto), ben lontana da quella più grande che sarebbe diventata con la nascita della PDU.

Quando le si è presentata l'occasione di parlare dell'argomento, Mina ha liquidato con la solita sincerità:
«Qual è il mio rapporto con il cinema? Boh? Chi lo sa? Cosa volete che vi dica, ho fatto tredici film, ma se qualcuno mi chiedesse quali vorrei buttare, non avrei dubbi: tutti e tredici!» (la risposta è tratta dal libro "Mina - La sua vita, i suoi successi" di Gianni Lucini, Ed. Sonzogno - 1999).